Ogni cosa aveva un colore

Autrice:
Viola Ardone
Casa editrice:
Einaudi Stile Libero
Data di pubblicazione:
19-09-2023

Elba ha il nome di un fiume del Nord: è stata sua madre a sceglierlo. Prima vivevano insieme, in un posto che lei chiama il mezzomondo e che in realtà è un manicomio. Poi la madre è scomparsa e a lei non è rimasto che crescere, compilando il suo Diario dei malanni di mente, e raccontando alle nuove arrivate in reparto dei medici Colavolpe e Lampadina, dell’infermiera Gillette e di Nana la cana. Del suo universo, insomma, il solo che conosce. Almeno finché un giovane psichiatra, Fausto Meraviglia, non si ficca in testa di tirarla fuori dal manicomio, anzi di eliminarli proprio, i manicomi; del resto, è quel che prevede la legge Basaglia, approvata pochi anni prima. Il dottor Meraviglia porta Elba ad abitare in casa sua, come una figlia: l’unica che ha scelto, e grazie alla quale lui, che mai è stato un buon padre, impara il peso e la forza della paternità. Con la sua scrittura intensa, originale, piena di musica, Viola Ardone racconta che l’amore degli altri non dipende mai solo da noi. È questo il suo mistero, ma anche il suo prodigio.

Autore:
Federico Pace
Casa editrice:
Einaudi
Data di pubblicazione:
11-03-2025

Suo padre è morto da pochi mesi, quando Federico Pace sta lavorando all’opera del fotografo svizzero Werner Bischof. Mentre scorre le foto scattate in Olanda dopo la fine della Seconda guerra mondiale, scova una serie di ritratti molto diversi dagli altri. Tra questi, uno è un pugno nello stomaco: la foto di un bambino che somiglia al padre, soprattutto per via delle cicatrici che ne hanno sfigurato il volto. Parte da qui, da questa folgorazione, il viaggio di Pace. Va dove ha abitato suo padre, visita i posti che ha frequentato, contatta i suoi amici. Ne ripercorre la vita. Dai primi anni vissuti in un paesino dell’Agro Pontino al rapporto speciale con lo zio Manlio; dall’esplosione della mina che a cinque anni lo privò della vista ai mesi di degenza al Policlinico Umberto I di Roma; dagli anni all’Istituto Romagnoli per ciechi al riscatto di un uomo che si è conquistato un futuro laureandosi, innamorandosi, sposandosi. Allo stesso tempo, spinto dalla forza che hanno solo le entità evocate, Pace si mette sulle tracce del bambino della foto, che acquisisce un nome, Jo Corbey, e una vita tutta da scoprire e comprendere. Vittima anche lui, a Roermond, del colpo di coda della guerra: l’esplosione di una mina. Intrecciando i segni lasciati dal genitore insieme a quelli di Jo, quasi un gemello per destino e identità, Pace ricompone i pezzi della storia di suo padre. Gli restituisce cosí tenerezza e dignità, e trova finalmente una via tutta personale per congedarsi da lui, lasciarlo andare, e riconciliarsi con la sua perdita.