Il dolore non esiste

Autrice:
Viola Ardone
Casa editrice:
Einaudi Stile Libero
Data di pubblicazione:
19-09-2023

Elba ha il nome di un fiume del Nord: è stata sua madre a sceglierlo. Prima vivevano insieme, in un posto che lei chiama il mezzomondo e che in realtà è un manicomio. Poi la madre è scomparsa e a lei non è rimasto che crescere, compilando il suo Diario dei malanni di mente, e raccontando alle nuove arrivate in reparto dei medici Colavolpe e Lampadina, dell’infermiera Gillette e di Nana la cana. Del suo universo, insomma, il solo che conosce. Almeno finché un giovane psichiatra, Fausto Meraviglia, non si ficca in testa di tirarla fuori dal manicomio, anzi di eliminarli proprio, i manicomi; del resto, è quel che prevede la legge Basaglia, approvata pochi anni prima. Il dottor Meraviglia porta Elba ad abitare in casa sua, come una figlia: l’unica che ha scelto, e grazie alla quale lui, che mai è stato un buon padre, impara il peso e la forza della paternità. Con la sua scrittura intensa, originale, piena di musica, Viola Ardone racconta che l’amore degli altri non dipende mai solo da noi. È questo il suo mistero, ma anche il suo prodigio.

Autore:
Ilaria Bernardini
Casa editrice:
Mondadori
Data di pubblicazione:
06-02-2024

“Mio padre si chiama Achille e non mi parla”: questa storia comincia così, con un dialogo in­terrotto tra un padre e una figlia. Achille è sta­to un padre carismatico, con cui Ilaria da ra­gazza ha condiviso passioni, idee sulla vita e sul mondo, ma anche liti feroci e grandi silen­zi. Fino a quando, senza un motivo scatenante o una colpa evidente, il silenzio ha inghiotti­to tutto. Achille ha smesso di cercarla, di ri­spondere alle sue telefonate e alle sue lettere. Forse, ha deciso di smettere di esserle padre.

Ma Ilaria non vuole smettere di essere figlia, ha bisogno di una spiegazione, di capire dove si è aperta la prima crepa. Perciò, con l’aiuto, reticente, del resto della famiglia, prova a ri­percorrere la loro storia e la vita del padre, a ricostruirne per frammenti l’identità. È il suo modo per continuare a parlargli, a frequentar­lo, ma anche un rituale per allenarsi alla perdi­ta: di un padre, della giovinezza, del passato e di un figlio adolescente che sta crescendo in fretta e che giorno dopo giorno le tiene sem­pre meno la mano e crede sempre meno alle sue invenzioni e alle sue parole.

Contemporaneamente, quasi per caso, duran­te la pandemia Ilaria comincia a praticare la boxe. E un giorno, non certo per caso, si ricor­da che anche il padre tirava di boxe, anzi era piuttosto bravo. Tanti anni prima le ha persi­no regalato un paio di guantoni. Non può che essere un segno: forse il padre la sta allenan­do in assenza per renderla più forte? Così, un po’ credendoci davvero, un po’ perché è una scrittrice e l’occasione narrativa è irresistibi­le, lo invita a una sfida sul ring. Gli fa sapere giorno e luogo del match e, anche se lui non risponde, una parte di lei spera e crede che si presenterà lo stesso.

E mentre si esercita a dare e ricevere pugni fantasma e consulta allenatori di ogni tipo – ma anche scrittori, scienziati, registi, antena­te, sciamane e qualche animale –, raccoglie le forze per salire sul ring e le parole per scrivere pagine emozionanti, comiche e piene di vita. Romanzo autobiografico, indagine filosofica e intima sulla famiglia, l’amore e la nostalgia, Il dolore non esiste è un mantra luminoso per pro­vare a celebrare tutto, anche quello che fa male.